• Spotted vesuviana ritardi circumvesuviana

    Canale Telegram Spotted Vesuviana

    Canale Telegram per tutti i servizi Spotted Vesuviana Telegram & Spotted Vesuviana Molti conosceranno già Telegram, è un’App di messaggistica simile a Whatsapp, ma con molte più funzionalità. In Telegram ci sono canali e gruppi per essere aggiornati su quasi qualsiasi cosa, ovviamente non potevamo mancare noi della CIRCUMVESUVIANA con il canale di Spotted Vesuviana. Canale Spotted Vesuviana Canale dove verranno pubblicati avvisi importanti per esempio sondaggi, pubblicità, scioperi e tanto altro.Basta accedere al link t.me/SpottedVesuviana ed unirsi al gruppo! Gruppi per le segnalazioni Spotted Vesuviana Importanti sono i gruppi per le segnalazioni sui ritardi della Circumvesuviana Sorrento — Gruppo per le notizie sulla tratta da e per Napoli Sorrentohttps://t.me/joinchat/DYoMl0M0NFNJTRuYLXW4rA Poggiomarino –Gruppo per le notizie sulla tratta da e per Napoli Poggiomarino https://t.me/joinchat/DYoMl0RAvOCSpgIoqxam2Q Sarno — Gruppo per le notizie sulla tratta da e per Napoli Sarno https://t.me/joinchat/DYoMl0RAvOCzi9Y17Udq_Q Baiano — Gruppo per le notizie sulla tratta da e per Napoli Baianohttps://t.me/joinchat/DYoMl0Jx7dUFyM9NUjzPHA Acerra — Gruppo per le notizie sulla tratta da e per Napoli Acerra https://t.me/joinchat/DYoMl0Jx7dWw0ngMc0uF1Q

  • concorso fotografico circumvesuviana

    Regolamento Concorso Fotografico

    Regolamento Racconta la tua vesuviana Trovi qui ilRegolamento Date valide per l’iscrizione all’evento: 15 Aprile – 20 Aprile 2019 Contattaci al numero (+39) 351 5654741 o come messaggio privato alla pagina FB o Instagram. Partecipare è molto semplice, ci sono più modi: Se si vuole conferma di ricezione della foto si prega di contattare sui social. Le foto inviate possono essere usate da spotted vesuviana sul sito web e sulle pagine social

  • Stazione di Portici via libertà

    Portici la battaglia per il DD di Francesco Portoghese

    Portici e il direttissimo Napoli-Sorrento: la parola a Francesco Portoghese. Diamo spazio oggi a Francesco Portoghese, una delle personalità porticesi più impegnate civicamente sul territorio, protagonista di numerose battaglie a tutela dei diritti dei cittadini. L’occasione è data soprattutto dalla recente iniziativa, in collaborazione ed in sintonia con il sindaco di Portici Vincenzo Cuomo, tesa a modificare le fermate del direttissimo Napoli–Sorrento al fine di prevederne una fermata nella città della Reggia. Sig. Portoghese, ci parli della sua iniziativa volta ad inserire Portici tra le fermate del DD. Quali sono i motivi che la spingono in tal senso? Che vantaggi potrebbe trarne la città? Innanzitutto, motivazioni estremamente pratiche: inserire Portici tra le fermate del direttissimo porterebbe ad una ottimizzazione del servizio in quanto, in un periodo di tagli e soppressioni, la possibilità di usufruire anche del suddetto direttissimo permetterebbe di sopperire alle sistemiche riduzioni del numero e della frequenza delle corse che servono la città. In secondo luogo, avremmo molteplici effetti indiretti positivi: Portici è una città ricca di arte e storia, e il previsto aumento delle corse porterebbe potenzialmente ad un maggiore afflusso di turisti e studenti. Ricordiamo che Portici può vantare, tra le sue bellezze, il museo di Pietrarsa nonché la Reggia e il relativo Bosco reale, con al suo interno la rinomata facoltà di Agraria dell’università Federico II. Ecco, l’iniziativa del direttissimo è rivolta anche agli studenti, dato che la fermata di via Libertà si trova praticamente a due passi dal Bosco e dalla Reggia. In generale, questa iniziativa ben si inserisce nel più ampio programma del sindaco Cuomo volto a ridare lustro alla città grazie anche al rafforzamento delle potenzialità turistiche e culturali della città, ad esempio con lo storico obiettivo del recupero del lungomare o con la scoperta del sottosuolo porticese in stile “Napoli sotterranea”. Cosa pensa dello stato attuale in cui versa la Vesuviana? Dove bisognerebbe intervenire, a suo avviso, per migliorare il servizio e garantire livelli di efficienza soddisfacenti? Sicuramente lo stato generale non è dei migliori, c’è molto da fare per ridare decoro al sistema Circumvesuviana. Credo che ci troviamo in un periodo di crisi strutturale, con carenze profonde che vanno a svantaggio di tutti, dai lavoratori agli studenti fino ai turisti. Guardando in “casa nostra”, la stessa fermata di via Libertà avrebbe urgentemente bisogno di un corposo restyling. Altri correttivi imprescindibili sono sicuramente l’implementazione di un sistema di video-sorveglianza e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine. Inoltre, a mio avviso, bisognerebbe anche introdurre degli autobus cittadini che facciano da navetta tra le stazioni e i luoghi più importanti, in modo da dare concretezza alla vocazione turistica della città. Abbiamo due fermate in posti strategici, ma senza collegamenti intra-cittadini è difficile stimolare l’utilizzo del mezzo pubblico. E poi si dovrebbe migliorare la segnaletica: siamo la città della Reggia e dell’Agraria, ma dalle stazioni non c’è nessuna segnaletica capace di indicare un percorso. È un po’ paradossale.

  • pratola-ponte - stazione circumvesuviana

    Stazione di Pratola Ponte Pomigliano

    La Stazione di Pratola Ponte Pomigliano – Station express green Il nostro viaggio ci porta oggi in una stazione forse sconosciuta ai più ma che rappresenta un incoraggiante ed esemplare passo in avanti nello sforzo di recuperare tasselli importanti del nostro patrimonio pubblico: Pratola Ponte. Chi pensa che non sia possibile avere una stazione pulita, moderna e sicura, dovrebbe prima passare dalle parti di Pratola Ponte, sulla linea Napoli–Baiano. A primo impatto, impossibile non notare la luminosità e la pulizia dell’ampio ingresso, con tavolini, distributori, monitor funzionanti. All’esterno, invece, da notare gli ampi e ben curati spazi verdi nel piazzale antistante e campo da basket gratuito, da ricordare che vicino alla stazione vi è il bellissimo Parco delle Acque. Il tutto integrato da un notevole servizio di controllo e sorveglianza, composto da una trentina di telecamere di sicurezza e ronde regolari da parte delle forze dell’ordine e della vigilanza interna. Insomma, la stazione di Pratola Ponte si candida come fiore all’occhiello di tutto il sistema Circumvesuviana e come standard al quale tutte le stazioni nostrane dovrebbero tendere. E, soprattutto, come valido modello di collaborazione e sinergia tra EAV e l’iniziativa di privati appassionati (Station express green) e stanchi dell’incuria generale in cui versano le nostre strutture pubbliche. Come ci ha illustrato il sig. Raffaele, pendolare giramondo e uno dei principali promotori di questo progetto, tutto è partito da un bando promulgato da EAV per un serio progetto di riqualificazione della suddetta stazione, da tempo in condizioni alquanto precarie. Progetto che imponeva la soddisfazione di alcuni target imprescindibili, come il rispetto della disabilità nonché la presenza e la tutela del “verde”, in modo da avvicinare la stazione al concetto di “parco urbano”. Obiettivi, questi, ampiamente rispettati, come si può notare dalla bontà del risultato finale, grazie soprattutto alla passione e alla serietà delle persone coinvolte. E a rendere ancora più tangibile questo processo di riappropriazione della stazione da parte della cittadinanza ci pensano le numerose iniziative che avranno la stazione come scenario principale: dagli imminenti tornei di calciobalilla a quelli di basket (e minibasket) fino alla ciclo-pedalata del primo maggio, con relativo angolo tecnico con informazioni e dettagli sul funzionamento e la convenienza delle bici elettriche. Promotore della ciclo-pedalata con partenza dalla stazione di Pratola Ponte è stato l’avv. Mauro Panico il quale ha fortemente voluto che la partenza avvenisse dalla stazione e che già in precedenza ha spinto tanto affinché la stazione venisse riqualificata in modo che le persone perbene sì riappropriassero nuovamente di un bene della comunità. Insomma, Pratola Ponte è qualcosa che va oltre la classica immagine della stazione, un vero e proprio spazio pubblico in cui è piacevole anche solo fare due passi per stare in compagnia e godersi il sole. Video della stazione di Pratola Ponte Intervista a Mauro Panico Provare per credere.

  • Informazioni importanti per il concorso fotografico

    Informazioni utili per il concorso fotografico – Racconta la tua vesuviana – seconda edizione VINCITORI – VALUTAZIONE FOTOLa foto sarà valutata secondo i seguenti criteri:1- Numero di like sulla pagina spotted vesuviana2- Numero di commenti3- Opinione della giuria composta da (Sto.land – gattò bistrot – merceria russo – villa vignae – indialogo – british pantry) PRIVACY, RESPONSABILITA’ DELL’AUTORE E FACOLTA’ DI ESCLUSIONE Ogni partecipante è responsabile del materiale da lui presentato al concorso. Pertanto si impegna ad escludere ogni responsabilità degli organizzatori del suddetto nei confronti di terzi, anche nei confronti di eventuali soggetti raffigurati nelle fotografie. Il concorrente dovrà informare gli eventuali interessati (persone ritratte) nei casi e nei modi previsti dal D. Lg. 30 giugno 2003 n. 196, nonché procurarsi il consenso alla diffusione degli stessi. In nessun caso le immagini inviate potranno contenere dati qualificabili come sensibili. Ogni partecipante dichiara inoltre di essere unico autore delle immagini inviate e che esse sono originali, inedite e non in corso di pubblicazione, che non ledono diritti di terzi e che qualora ritraggano soggetti per i quali è necessario il consenso o l’autorizzazione egli l’abbia ottenuto. Gli organizzatori si riservano, inoltre, di escludere dal concorso e non pubblicare le foto non conformi nella forma e nel soggetto a quanto indicato nel presente bando oppure alle regole comunemente riconosciute in materia di pubblica moralità, etica e decenza, a tutela dei partecipanti e dei visitatori. Non saranno perciò ammesse le immagini ritenute offensive, improprie e lesive dei diritti umani e sociali. Regolamento completo consultabile nella sezione concorso fotografico

  • Stazione della circumvesuviana di san giorgio

    Sullo stupro di San Giorgio a Cremano

    Riflessione di Antonio Mazzella sullo stupro nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano Aldilà delle motivazioni dei magistrati. Io penso che comunque sia assurda la motivazione e non mi soffermo sulla scarcerazione, magari applicando il codice penale “alla lettera” ci sta pure, voglio andare oltre. Credo che questi tre “ragazzi” comunque siano appartenenti a quel genere di “maschio” che pensa che un episodio del genere sia loro concesso in quanto tali. Credo che passi il messaggio che fare del sesso così, tanto perché in quel momento così mi dice la testa magari perché ho fumato una canna ed ho bevuto un birra in più, sia cosa lecita, soprattutto se lo faccio per strada, costringendo la prima che incontro e chiuso in ascensore della stazione ferroviaria e magari ci faccio entrare anche altri due amici. Magari potrebbe essere che la ragazza sia entrata consenziente in ascensore, magari li dentro, arco di tempo di cui non ci sono immagini, non lo era più, magari quando è uscita, per paura, ha fatto buon viso a cattivo gioco. E poi, dalle prime interviste a sentire gli amici dei ragazzi, la conoscevano tutti, infatti in un passaggio con un loro coetaneo quest’ultimo dice chiaramente che la ragazza aveva problemi psichici, condizione risaputa, magari possiamo dire che approfittare o comunque coinvolgere in una cosa del genere una persona non stabile mentalmente non è poi un atto così nobile, magari smettiamola di creare giustificazioni o alibi a magistrati di stampo patriarcale che non sono automi ma essere umani che applicano un codice, magari iniziamo a tenere conto anche dei referti medici. Magari ci sarebbero tante altre cose, magari, per noi maschi, è il caso di cambiare modo di vedere le cose. Sarebbe ora.Grazie a Lorenzo Gasparrini per l’incoraggiamento ed Rosa Di Carlo per i suggerimenti di correzione.

  • Carla Fucci - mea - spotted vesuviana

    FORMAE MENTIS E VESUVIANA

    Saggio Breve – “formae mentis e vesuviana” di Alessia Il tema scelto, come si evince dal titolo, cerca di rimandare a due punti cardini di quello che ogni giorno accade in vesuviana, in cui a pagare sono le persone civili. Prendo la vesuviana da più di tre anni, precisamente la tratta Baiano-Nola-Napoli, unico mezzo per potermi spostare che, in un tempo accettabile mi porti a destinazione. In questi tre anni mi è successo di condividere passioni, conoscere persone ma anche assistere e prendere consapevolezza dell’arretratezza in cui riversano le strutture, ma anche e soprattutto di una Formae Mentis errata. Mi sono sempre chiesta come fosse possibile che, un’azienda che dà lavoro a centinaia di persone, dotata di mezzi per il trasporto pubblico, su così tante tratte, e che interessi così tante persone ogni giorno, potesse essere sempre in condizioni di debito e dunque, a rischio. Poi la risposta l’ho trovata in una parola: MENEFREGHISMO, dei più, si intende. C’è sicuramente una mancata cura con delle pecche da parte dell’EAV, ma anche un contorno di inciviltà da parte di molti che utilizzano i mezzi pubblici sulle spalle di altri. Seppur data per vera l’affermazione che l’azienda possa fare molto di più per i propri passeggeri, ed arginare le perdite con maggior controlli, sia di sicurezza che per i biglietti, c’è da dire che molto possono fare anche chi usufruisce del servizio. Mi riferisco al decoro delle strutture, a fare il biglietto, a non buttare le cicche di sigaretta per terra o sui binari, o qualsivoglia cosa; trovo aberrante vandalizare un mezzo che si utilizza solo per il gusto di farlo: voglio dire, lo usate anche voi! Queste poche regole non dovrebbero essere neanche menzionate, essendo già esse stesse di convivenza civile. In merito alla mia esperienza maturata negli anni, posso dire che ci troviamo in condizioni disastrose, a viaggiare come animali, dove persone dallo scarso buon senso non smettono di urlare che c’è spazio nei corridoi; ci ritroviamo a prendere il treno in stazioni che emanano fetori, che hanno vetri rotti, panchine e muri vandalizzate con scritte, che non hanno nemmeno i tornelli, le macchinette obliteratrici o una biglietteria. Stazioni isolate, nella notte non ben illuminate, senza una guardia giurata che possa garantire la sicurezza (Stazione di San Vitaliano et al., ndr). Questo è un circolo vizioso, in cui una Formae Mentis sbagliata ha portato gli stessi operai dell’EAV a lavorare senza uno stipendio, con un sacrosanto diritto di sciopero, che ci sballa orari e ci fa bestemmiare, in cui tutto si riconduce alla maggior parte della gente che non si sa prendere cura dei posti che frequenta, e che produce degrado. Degrado perché chi decide che oggi sia la giornata giusta per violentare una donna, lo fa in stazione perché tanto sa che non è presidiata e una donna si ritrova ad essere due o tre volte più a rischio, se da sola, a prendere un dannato treno. E tutto questo, in più di duemila anni di civiltà, nel 2019, non dovrebbe esistere. Questo articolo che tenta di denunciare tutto, non dovrebbe esistere. E allora, a questo punto, mi viene da pensare, che non deve partire tutto dall’Azienda, ma anche da noi, perché siamo noi che usufruiamo dei servizi, (alcune volte, di merda), che ci permettono di arrivare in università o a lavoro. Mi chiedo se sia utile un intervento di innovazione nelle stazioni, sicurezza a parte che dovrebbe esserci a prescindere, anche a discrezione dei singoli comuni, se noi non siamo pronti a prendercene cura e rovinare tutto, comunque, alla fine dei conti. È la mentalità che deve cambiare, perché se tutti, ma davvero tutti, facessimo del nostro meglio, e anche da parte loro ci fossero investimenti, si cambierebbe l’intero scenario e l’EAV potrebbe rappresentare lo spiraglio di luce, di una cosa che funzioni e che si vuole far funzionare. L’EAV dovrebbe avere costantemente i conti in positivo, non avere un debito pubblico. Trovo inaccettabile non riuscire a cambiare tutto questo, e che ogni giorno si rischia di non poter arrivare a destinazione, come ciò che sta riguardando la linea Napoli-Sarno-Poggiomarino.

  • I pirati della circumvesuviana

    Premi concorso fotografico

    Concorso fotografico “Racconta la tua Vesuviana” Il premio principale sarà un buono Amazon da 20 euro come gadget promozionale offerto da spotted vesuviana. La foto vincitrice sarà pubblicata nel giornale “InDialogo – Avvenire“. Oltre il premio principale ci saranno premi promozionali offerti da sponsor. Premio Sto.land Premio villa vignae ed alcuni gadgets spotted vesuviana Nota bene: un vincitore non può vincere più premi.E’ possibile iscriversi solo dal 15 al 20 Aprile inviando la foto.Per il regolamento clicca su link.

  • Intervista ad Alessia

    Intervista ad Alessia pendolare della linea Sarno – rubrica “Interviste Veasuviane” Siamo oggi in compagnia di Alessia, 20 anni, assidua utilizzatrice della linea Sarno della Vesuviana. Ciao Alessia, usi molto la vesuviana? Si, da circa nove anni, ormai posso dire che sia una mia seconda casa. Inoltre, credo di essere diventata immune a tutti i microrganismi e di aver sviluppato anticorpi a volontà (ride, ndr). Da quanto tempo conosci Spotted Vesuviana? Da un po’, essendo una frequentatrice abituale della Vesuviana è stato “normale” imbattermi in voi. Hai mai spottato? Si, mi è capitato di spottare! Era il primo maggio dello scorso anno, i treni erano strapieni e vidi questo ragazzo di Barra, mi pare di ricordare… ci fu un continuo scambio di sguardi ma non mi disse mai il suo nome. Contattai mezzo mondo fino a quando non riuscii a trovarlo. Però niente da fare: nel momento in cui lo contattai mi accorsi che era veramente un emerito cretino e quindi tanti cari saluti. Vantaggi e svantaggi della Vesuviana? Il vantaggio principale è che posso rinunciare alla macchina ed evitare così di rimanere invischiata nel traffico e in file chilometriche, come potrebbe capitare utilizzando i bus, per esempio. A meno che non si tratti di un guasto, di uno sciopero o di un altro evento sgradevole, al massimo me la cavo con 5/10 minuti di ritardo. Tra gli svantaggi, sicuramente le numerose fermate e i ritardi che si accumulano, gli odori sgradevoli e la sporcizia, nonché la stessa utenza, data la grande maleducazione che riscontro. In effetti mi capita di assistere a tanti, troppi, comportamenti incivili.Per esempio, non immagini quante volte vedo ragazzini fumare negli ultimi vagoni (non solo sigarette…)! C’è una totale mancanza di rispetto nei confronti di tanti passeggeri e della stessa Circumvesuviana, così si va a rovinare tutto. Un uso corretto della circumvesuviana dovrebbe partire da noi stessi in primis, evitando di gettare carte a terra, scrivere sui sedili, ecc. Alternativa alla vesuviana? Un treno targato Trenitalia con cui mi trovo benissimo.