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La scuola riprende, ma si è pronti a partire con il piano trasporti?

Ci risiamo! Il giorno della ripresa delle attività scolastiche è arrivato il 25 Gennaio per le scuole medie e arriverà il 1 Febbraio per le scuole superiori.  Come non era difficile immaginare ancora nulla sembra pronto nella pratica e predisposto per risolvere il problema che ci perseguita da dopo l’estate del 2020: il trasporto.

In verità sappiamo bene che le condizioni in cui siamo stati abituati a viaggiare, dalla metro alla circumvesuviana sono state sempre quelle delle sardine inscatolate. Ma dal momento che con l’emergenza sanitaria uno scenario del genere è il più grande pericolo che si può correre, facendo il gioco di questo virus dalle modalità di trasmissione subdole che ormai ben conosciamo, il trasporto è diventato un problema serio. Lo è sempre stato, ma ci voleva la minaccia di un virus per riconoscerlo.

Mentre Anm ha reso noto il servizio #AnmSchool dedicato alla mobilità degli studenti delle scuole superiori, comprendente di linee speciali che saranno servite da autobus di linea Anm e bus Granturismo per agevolare gli spostamenti negli orari di ingresso e uscita dai principali Istituti scolastici – e che potete consultare qui – Eav ancora non ha pubblicato aggiornamenti in merito.

Sulla carta Eav qualche idea ce l’avrebbe: diciotto tratte a rischio di sovraffollamento, sessantacinque autobus per migliorare e supportare la gestione dei flussi, ma soprattutto la richiesta di differenziare gli orari di ingresso di negozi, uffici pubblici e scuole. Quest’ultimo dettaglio è quello che Eav in un comunicato stampa sul suo sito ufficiale ha dichiarato come cruciale, affermando che ”appare indispensabile, come previsto dal prefetto, anche una differenziazione negli orari di ingresso negli uffici pubblici e privati e nei negozi. Perché il trasporto degli studenti delle scuole superiori rappresenta soltanto il 10/20% del totale degli utenti del trasporto pubblico locale”.

Il tavolo di discussione in Prefettura sarebbe stato inaugurato dagli inizi di Dicembre 2020, e secondo le disposizioni nazionali l’obiettivo dovrebbe essere quello di  una ripresa in presenza del 50% degli studenti e successivamente del 75%, doppio ingresso intorno alle 8 e intorno alle 10, con conseguenti uscite differenziate, per  facilitare gli spostamenti e diminuire gli assembramenti all’ingresso. Seguirebbe oi l’individuazione, da parte delle aziende di trasporto, in base alle proprie esperienze, di tratte e linee che presentano potenziali rischi di sovraffollamento, e a riguardo la possibilità di optare per mezzi aggiuntivi sulle tratte a rischio.

Ad oggi però è solo certo che ci saranno 65 autobus che interverranno sulle linee interessate, che sono 22 di EAV e 43 di NCC, e non appena gli istituti scolastici avranno provveduto ad inviare orari precisi e numero di studenti, analizzati i dati si potrà pensare a stilare un piano con elenco delle corse e orari di partenza.

Il trasporto e la sua gestione risulta essere il primo motivo principale che ha impedito ripetutamente agli studenti di poter tornare almeno un po’ a scuola in presenza: data che tuttavia continua ad essere rinviata ancora. Il Tar infatti qualche giorno fa ha ribadito, su ricorso anche dei genitori, che il ritorno a scuola dovrà essere in modalità integrata, bocciando le proposte differenti portate avanti dal Presidente della regione Campania Vincenzo De Luca.

Tutto quindi resta ancora avvolto nell’ombra all’indomani di una data che si avvicina sempre di più.

E voi cosa ne pensate? Riusciranno i nostri eroi ad attuare il piano trasporti pronto sulla carta e riuscire a risolvere il problema della gestione di orari e sovraffollamento sui treni? Stay Tuned!


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