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In una nota della pagina personale di Marì Muscarà consigliere regionale di M5S Campania citiamo le seguenti parole:

“Con gli stessi soldi si può realizzare un progetto integrato di trasporto tranviario e spazi laterali destinati alle bici” “Il progetto per la riconversione della tratta ferroviaria San Giuseppe Vesuviano-Torre Annunziata, per realizzarci una pista ciclabile dall’ambizioso e poetico titolo “dal Vesuvio al Mare”, il cui cantiere è stato inaugurato ieri, è assolutamente in contrasto con una visione strategica di vivibilità urbana e di efficientamento del trasporto pubblico. La Regione Campania brucia nove milioni di euro di soldi, dei contribuenti per una semplice ciclovia, oltre agli 8 già stanziati per il primo lotto, quando avrebbe potuto realizzare, con la stessa cifra, un progetto integrato, certamente più funzionale alla comunità di territori ad altissima densità abitativa, di conversione della tratta tramviaria con un sistema tranviario da far viaggiare sullo stesso circuito ferroviario, destinando gli ampi spazi laterali a pista ciclabile. In tal modo, come proposto dal coordinamento regionale Fiab Campania, si andrebbe a implementare l’offerta di trasporto pubblico, evitando di penalizzare una città come Torre Annunziata che, nelle intenzioni del governatore De Luca, resterebbe invece l’unico porto della Campania senza collegamenti ferroviari”. Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, che sulla questione ha annunciato la presentazione di un’interrogazione alla giunta regionale. “Ed è assolutamente fuori da ogni logica – conclude Muscarà – che questa pista venga realizzata in totale assenza di un piano di mobilità ciclistica, per la cui definizione ed approvazione abbiamo avanzato proposte per cinque anni in Commissione mobilità, in linea con le associazioni di categoria, restando inascoltati”.
in tal modo sulla questione ha annunciato la presentazione di un’interrogazione alla giunta regionale.



Definiamo questo progetto, un progetto utile per salvaguardare il trasporto dei paesi che circonda la ferrovia, senza distruggere il progetto “Pista ciclabile”, in quanto il tram occupa poco spazio e darebbe un servizio utile per tutti i cittadini.


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