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Annunciato da oggi dai vari sindaci dei comuni compreso il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, l’inizio dei lavori per la conversione dell’ex tratta FS Torre annunziata-Cancello in pista ciclabile, in questo articolo vogliamo spiegare perché è sbagliato averla resa pista ciclabile.


Nel 2005 La tratta in questione è stata oggetto di lavori che consentivano di offrire un servizio migliore, in poche parole, senza entrare nel tecnico, è stato cambiato l’armamento e ammodernato i vari pali che sostengono la catenaria (in parole povere, per dare corrente al treno tramite il pantografo)

In allegato una foto dello stato dell’armamento nel 2019 e la palificazione.



Ci domandiamo se ha tanto senso rendere una pista ciclabile una tratta di questo valore, ricordiamo che il capolinea non poteva essere solo CANCELLO o TORRE ANNUNZIATA, Ma bensì CASERTA, SALERNO, e anche oltre.

Ricordiamo che è stato fatto il tutto possibile per chiedere la soppressione della tratta in questione, in quanto a detta dei comuni che la attraversano, i Passaggi a livello creavano fastidio, ma in verità non si sono resi conto che la circumvesuviana oggi EAV ha più di 60 passaggi a livello in tutta la tratta.

Sempre nel 2005 è stata valutata la soppressione di tali passaggi a livello creando dei sottopassaggi che consentiva di risolvere i vari problemi di viabilità, il Progetto ovviamente scartato chissà per quale motivi.

I vari comuni hanno dichiarato che “RFI” definitiva la linea “ramo secco” in quanto non “la usava nessuno”.
D’altronde chi prenderebbe una tratta con treni aln 668 con ben 3 COPPIE al GIORNO, contro la circumvesuviana che aveva più di 30 coppie al giorno, è normale arrivare a una conclusione che era più comoda la circumvesuviana, ci arriverebbe pure un bambino. evidentemente faceva comodo altro.

Oggi poteva essere una linea fondamentale se fossero stati aggiunti i collegamenti giusti, e sfruttare “Elettrificazione” della tratta in questione, perché ricordiamo era elettrificata e aveva un scartamento ordinario di 1435MM, in poche parole poteva essere connessa all’alta velocità e creare collegamenti utili per il paese.

Oggi la circumvesuviana soffre di problemi che potevano essere benissimo risolti riaprendo la ferrovia in questione, invece si è deciso di spendere milioni di euro per creare una pista ciclabile che sarà lunga in primis di 11k, poi di 31km che sarà lo step finale della conversione, assolutamente ridicolo pensare che paesi di 1000 persone hanno una ferrovia efficiente e paesi come San Giuseppe Vesuviano, Terzigno e tant’altri avere una ferrovia con tanti problemi, d’altronde non ci si poteva aspettare altro.

Con tanto dispiacere si annuncia la fine di una tratta competitiva.




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