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L’ex circumvesuviana di Marigliano diventerà una casera dei Carabinieri: al via i lavori di riqualifica, ma con qualche polemica

Sono tante le zone, gli spazi e le strutture sul territorio campano abbandonate a loro stesse e che invece con la giusta ricollocazione e riqualifica potrebbero tornare ad essere utili, facendo del bene al territorio e a chi lo abita. Oggetto di interesse attualmente è l’ex stazione di Marigliano, a cui le istituzioni dopo un lungo percorso di valutazione hanno deciso di dare nuovamente un’identità.

Circa due settimana fa infatti sono partiti i lavori di riqualifica e ristrutturazione dell’ex stazione della circumvesuviana di Marigliano, che diventerà una caserma dei carabinieri forestali.  Ad ufficializzare la notizia è stato il sindaco di Marigliano Peppe Jossa, che ha sottolineato come il progetto rappresenti un piccolo traguardo e un inizio verso un’attenta rivalorizzazione degli spazi sul territorio da tempo abbandonati: “La stazione  ha come destinazione la nuova caserma dei Carabinieri forestali. Sono tante le opere pubbliche, tra cui l’ex tracciato della FS e lo stadio comunale, che scontano dei ritardi ma, da quando mi sono insediato, sto dando il massimo per risolvere questi problemi e dare ai cittadini di Marigliano i servizi e le opere che meritano”.

La stazione non è solo un’opera pubblica da salvaguardare e che grazie ai lavori in corsi diventerà una struttura che tornerà ad asservire alla pubblica utilità del cittadino, ma un’opera anche commemorativa, dedicata al compianto cittadino e artista underground Walter Molli. Sono infatti suoi i graffiti che si possono ammirare e che caratterizzano la stazione di Marigliano che porta anche il nome di Utopia.

Utopia è infatti il Collettivo che per diversi anni ha provato a trasformare l’ex stazione in uno spazio cittadino, dandogli una vocazione sociale con un’adeguata riqualifica alla causa. Il Collettivo Utopia ha contribuito materialmente per diversi anni – e sono ben 20 quelli che hanno visto questo spazio abbandonato a se stesso –  a dare un principio d’essere a questa struttura completamente abbandonata dalle istituzioni.

Sui social infatti alla pubblicazione del post dell’Assessore ai lavori pubblici Giovanni Ricci in riferimento ai lavori che riguarderanno l’ex stazione, ci sono stati diversi commenti che hanno disapprovato la decisione, ritenendola inadeguata a quella che è stata la storia di questo spazio per diverso tempo, sottolineando come quanto fatto dal Collettivo Utopia per diversi anni ne esce svilito. Tra i commenti quello di Alessio Malinconico di YaBasta – Restiamo Umani, che sintetizza il dispiacere di chi non approva e non riesce a comprendere questa direzione: “Dispiace che tutto il lavoro fatto in questi anni dal collettivo Utopia sia passato completamente inosservato dalle istituzioni: decine e decine di incontri culturali, filiera del km 0, il concertone del 1°Maggio Mariglianese che ha dato voce a decine di artisti locali, i bellissimi murales, lo spazio verde recuperato, la piccola libreria per lo scambio dei libri, la bacheca per l’informazione, le puntate di radio plaza”.

Oltre alla delusione però, anche il timore che i graffiti di Walter Molli possano andare persi. L’Assessore però avrebbe affermato di aver fatto presente alla ditta che si occuperà del progetto di salvaguardare l’opera, patrimonio artistico rappresentativo di un’espressione culturale del territorio nonché dell’artista stesso. 

La questione quindi apre un dibattito ampiamente attuale, legato alla difficoltà delle istituzioni di valutare concretamente, in un piano completo di progettazione del territorio, l’inclusione di spazi che andrebbero ad arricchire il tessuto sociale attraverso strutture di condivisione, ricreazione e creatività, da affidare a chi di competenza sovvenzionandole.


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